La Banca centrale contro il governo sui finanziamenti al fondo comune.
La notizia è passata praticamente inosservata ovunque, Italia compresa. Ad inizio mese la banca centrale brasiliana ha cercato di bloccare i trasferimenti finanziari destinati alla capitalizzazione della “banca dei Brics”, il fondo comune di sviluppo da cento miliardi di dollari approvato al VI meeting nel luglio scorso . Come ha rilevato J. Carlos de Assis, economista dell’Università Federale di Rio de Janeiro, l’atto, più che indirizzato a salvaguardare le riserve estere del paese, appare come un sabotaggio politico contro l’emancipazione del Brasile dal circuito classico Banca Mondiale-Fondo Monetario Internazionale.
Patria o Buitres: la prima volta e’ una tragedia, la seconda, forse, una farsa.
Gli ultimi tre-quattro giorni a Buenos Aires si sono vissuti con il fiato sospeso: uno spettro cupo ha contribuito a guastare il cielo sopra la capitale. Ha la foma di un avvoltoio e si chiama “default selettivo”, ma nessun aggettivo puo’ attenuare la carica esplosiva del termine, che 13 anni fa ha significato l’inizio di una delle crisi finanziare ed economiche piu’ devastanti nella storia moderna. Il panico si e’ diffuso assieme ai quotidiani mercoledi’ 30, quando era chiaro che i colloqui diretti tra il ministro dell’economia argentino Axel Kicilof e il mediatore Daniel Pollack, rappresentante di alcuni hedge fund statunitensi, non erano andati a buon fine. Continua la lettura di Nuovo default in Argentina?→