Hubo un momento en el cual pareció -optimismo de la voluntad mediante- que el proceso que había llevado al gobierno en Brasil un ex líder metalúrgico y un partido que alguna vez se consideró revolucionario (si bien una revolución “democrática”, o según algunos “pasiva”, hay que decirlo) estaba modificando profundamente las relaciones de fuerza en el país hermano, en la superpotencia doliente de las desigualdades de todo tipo. Ha llegado el momento de asumir sin equivocaciones -pesimismo de la razón- las limitaciones de la transformación propuesta y realizada por el Partido de los Trabajadores, porque la coyuntura lo exige; necesitamos despertar.Continua la lettura di Mais ordem, menos progresso: la extrema derecha al poder en Brasil Apuntes para pensar lo impensable.→
Con la Coppa del Mondo ormai a meta’ del suo svolgimento, e con i media che dipingono le proteste sociali come “affievolite”, si consolida nella sinistra Italiana la concezione dell’opposizione al mega evento sportivo come operazione elettorale manovrata dalla destra Brasiliana e da interessi stranieri miranti al “regime change” nel Paese sudamericano.
Una letture degli eventi che va contrastata, con una premessa doverosa: non si tratta di gonfiare numeri con lo scopo di demonizzare l’operato dei governi latinoamericani in chiave filo-statuintense, alla maniera di Yoani Sanchez con Cuba, per intenderci. Ma di sfidare l’intangibilita’ dell’epica nostrana del “socialismo del XXI secolo” sudamericano con lo sguardo critico dei movimenti sociali, senza cadere nella difesa acritica di presunti governi “socialisti” da un lato o nella retorica liberal sui diritti umani, dall’altro. Da sinistra.Continua la lettura di La sinistra Italiana e i mondiali Brasiliani: due o tre cose che so sulle proteste sociali in corso.→